Mi recai a doverosa premura di eseguire con ogni delicatezza l’incarico affidatomi dalla Emienenza Vostra Reverendissima col venerato cifrato N. 29 del 16 corrente mese; come con ogni delicatezza eseguii quanto l’E.V.R. mi significava nell’altro venerato cifrato N. 28 del 9 luglio c..

Mgr. Grosam in questi ultimi giorni erasi recato in montagna per prendere qualche riposo; ed essendo assente da Linz, la mia seconda lettera gli fu rimessa dove trovavasi. Da qui il ritardo nell’averne la risposta.

Questa mattina è venuto Egli personalmente da me e mi ha consegnato, chiusa, l’unita lettera con preghiera di farla giungere nelle auguste Mani di Sua Santità, dicendomi che in essa espone le gravi difficoltà che ha di accettare l’altissima dignità, cui il Santo Padre vorrebbe elevarlo, ed aggiungendo che sebbene sia sempre disposto ad obbedire, pure egli desidera rifiutarla, se ciò può farlo senza peccato.